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DCCT
Sigla  del  Diabetes  Control  and  Complications Trial, un fondamentale studio (trial) effettuato negli Usa tra il 1983 e il 1993 su 1.400 pazienti di Tipo 1.
Ha dimostrato che il trattamento intensivo, rispetto al convenzionale, riduce in maniera significativa il rischio di retinopatia, nefropatia e neuropatia (complicanze micro- angiopatiche, vedi) e, anche se in misura minore, di malattie cardiovascolari (complicanze macroangiopatiche, vedi).

Diabete bronzino

(o Emocromatosi). Malattia di origine genetica nel- la quale l'organismo assorbe troppo ferro dagli alimenti che assume e lo accumula nei tessuti.
Tra questi tessuti vi è anche il pancreas, dove è causa di danno delle beta cellule (vedi) e causa di diabete.

Diabete compensato
È la situazione nella quale i livelli di glucosio, nel sangue del paziente, rimangono stabilmente vicino a va- lori normali e l’emoglobina glicata è inferiore a 7%.

Diabete gestazionale
Forma di diabete che si sviluppa durante la gravi- danza. Nel 95% dei casi termina insieme alla gravidanza, ma può preannunciare una forma di diabete di Tipo 2, che si svilupperà in età più avanzata.

Diabete insipido

Malattia caratterizzata dall'emissione di grandi quantità di urina molto diluita, ma priva di glucosio.
Ha cause e meccanismi completamente diversi dal diabete mellito, al quale somiglia solo per alcuni sintomi: la sete e la poliuria.

Diabete instabile
Situazione nella quale il paziente presenta ampie oscillazioni dei valori glicemici tra valori ipoglicemici e iperglicemie.

Diabete mellito
È una malattia caratterizzata dall’aumento del glucosio nel sangue.
Si riconoscono due tipi principali di diabete, distinguibili per la causa che procura l’aumento della glicemia nel sangue: il diabete di Tipo 1 (da danno autoimmune) e il diabete di Tipo 2 (da insulino-resistenza/difetto di secrezione insulinica).
Il termine “mellito” significa “simile al miele” ed è riferito al
sapore dolce delle urine dovuto alla glicosuria (vedi).
Il diabete è una condizione cronica, ossia non “guarisce”
spontaneamente.

Diabete scompensato
È la situazione nella quale i livelli di glucosio nel sangue del paziente e l’emoglobina glicata, oltre a non essere nell’obiettivo terapeutico raccomandato, non risultano essere sufficienti ed espongono il paziente al rischio di comparsa, o di evoluzione delle complicanze croniche (vedi) del diabete.

Diabete secondario
Diabete  conseguente a difetti  genetici, ad altre malattie del pancreas, o come effetto dell'assunzione di farmaci o sostanze chimiche.

Diabete di Tipo 1
(in passato Diabete Insulino-Dipendente, o Diabete Giovanile). È la forma di diabete dovuta al danno autoimmune (malattia autoimmune, vedi) delle beta cellule (vedi) in cui la produzione di insulina normalmente diminuisce in modo progressivo sino ad azzerarsi.
La vita del paziente dipende, quindi, dalla somministrazione di insulina.

Diabete di Tipo 2
(in  passato  Diabete  non  Insulino-Dipendente, o Diabete dell’Adulto). È la forma più frequente di diabete. La produzione di insulina può essere normale, o addirittura superiore al normale; ma ottiene sempre minore effetto sulla glicemia per la presenza di un difetto di secrezione insulinica, che è associato ad una precedente insulino-resistenza (vedi).
Le persone affette da diabete di Tipo 2 devono tenere
sotto controllo il peso corporeo e svolgere attività moto- ria, ed eventualmente assumere farmaci ipoglicemizzanti orali; spesso si rende necessaria la somministrazione di insulina.

Diastolica, pressione
Pressione sanguigna calcolata nella fase di riposo del battito cardiaco, quella in cui il cuore non pompa sangue nelle arterie: è il più basso dei due valori pressori.

Disidratazione

È uno stato patologico che s’instaura quando la quantità di acqua persa (urine, sudore, normale evaporazione) è superiore alla quantità di acqua bevuta, o assunta con l’alimentazione.
Lo scompenso glicemico può contribuire alla comparsa di disidratazione, in quanto alti livelli di glucosio nel sangue provocano un aumento della diuresi (poliuria, vedi) e tale aumento può non essere adeguatamente compensato da una maggiore assunzione di liquidi per bocca.

Dislipidemia
Eccesso di lipidi (o grassi) nel sangue (colesterolo, trigliceridi); è correlata ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.

Dolcificanti

Sostanze naturali, o artificiali (come per esempio Aspartame e Saccarina), caratterizzate da un grande potere dolcificante e da un ridotto o minimo apporto calorico.


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