LA GLICEMIA - AID -

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LA GLICEMIA

COS'E' IL DIABETE



LA GLICEMIA:


La glicemia è la quantità di glucosio nel sangue, la principale fonte di energia e di nutrimento per l’organismo, ed è regolata da un ormone, l'insulina, prodotta da un organo dell'apparato digerente, il pancreas. Se l'insulina non agisce in modo corretto o non è presente nella giusta quantità, si ha un accumulo di glucosio nel sangue: una condizione di iperglicemia. Se l'insulina al contrario è troppa e brucia in velocità il glucosio nel sangue si può avere una condizione di ipoglicemia.

Valori di glicemia nella norma sono compresi tra 70 e 100 milligrammi di glucosio per decilitro di sangue a digiuno, mentre valori superiori a 126 mg/dl a digiuno possono dare la conferma di una diagnosi di diabete. I valori nella norma post-pasto sono entro i 140 mg/dl.  

IPOGLICEMIA: basso livello di zuccheri nel sangue

L’ipoglicemia consiste in una diminuzione del livello di glucosio nel sangue al di sotto dei valori di normalità, corrispondente in modo convenzionale a < 70 mg/dl.
I meccanismi che portano alla ipoglicemia nel diabete di tipo 1 e che al contrario la scongiurano in un soggetto non-diabetico sono noti. In un soggetto non-diabetico il calo degli zuccheri nel sangue viene controbilanciato da una serie di meccanismi che da una parte bloccano la produzione dell'insulina e dall'altra mettono in moto tutti gli ormoni antinsulinici. Nel soggetto diabetico di tipo 1 questo meccanismo è rotto, l'insulina è somministrata per via esogena, gli stessi ormoni antinsulinici a causa della patologia hanno una risposta ridotta. Questo espone al rischio dell'ipoglicemia iatrogena (= provocata dalla terapia, nel nostro caso la terapia insulinica).
All'eccesso di insulina può sommarsi uno o alcuni di questi fattori:
. Ridotta assunzione di carboidrati.
. Ridotta produzione endogena di glucosio (causata dall'alcool).
. Eccessivo assorbimento del glucosio (rispetto a quello disponibile) durante l'esercizio fisico.
. Aumentata sensibilità all'insulina post-esercizio fisico e nelle ore centrali della notte.

I
sintomi si dividono in:

Sintomi autonomici:
. Palpitazioni.
. Tremori.
. Fame.
. Sudorazione fredda.

Sintomi da neuroglicopenia (mancanza di glucosio a livello del cervello):
. Cambiamenti comportamentali.
. Difficoltà di concentrazione.
. Confusione mentale.
. In caso di ipoglicemia grave: convulsioni, coma.

Cosa fare  

Assumere cibo e bevande contenenti zucchero, ad esempio 3 zollette di zucchero, oppure mezza lattina di bibita, ad esempio aranciata o altra bibita zuccherata, seguite da un panino, biscotti o un pacchetto di crackers o 2 fette biscottate.

Importante per i familiari
Se il soggetto diabetico a causa dell’ipoglicemia è svenuto NON somministrare liquidi zuccherati per bocca perché potrebbe soffocare. Iniettare i.m. una fiala di glucagone e chiamare un dottore o un’ambulanza.

L'effetto rimbalzo

L'effetto rimbalzo è la conseguenza di una crisi ipoglicemica. Il nostro meccanismo ha dei meccanismi di risposta alla caduta del livello di glucosio, i quali non hanno però un effetto immediato. Il fegato rilascia importanti quantità di zuccheri a distanza anche di un paio di ore dall'evento, instaurando uno stato iperglicemico che andrà a sua volta corretto. L'iperglicemia mattutina dovuta a una ipoglicemia (anche inavvertita) notturna è appunto un effetto rimbalzo che nel caso specifico prende il nome di fenomeno Somogyi. In questo caso è spesso sufficiente diminuire la dose di insulina intermedia della sera.

IPERGLICEMIA: alto livello di zucchero nel sangue

L'iperglicemia è un aumento eccessivo del glucosio nel sangue e comporta valori sopra i 200, 300 mg/dl arrivando a valori altissimi di 400, 500 e anche di 600 mg/dl.

Le cause di un aumento della glicemia possono essere:
1.- eccessivo apporto di glucosio di una dieta inadeguata.
2.- una ridotta dose d'insulina o ipoglicemizzanti orali.
3.- mangiare più del solito.
4.- problemi d'infezione, raffreddore, o altre malattie.
5.- una vita troppo sedentaria, senza un'adeguata attività fisica.

I principali sintomi dell'iperglicemia:
1.- sete eccessiva.
2.- fame eccessiva.
3.- fastidio agli occhi
4.- minzione frequente
5.- Sonnolenza.

Le conseguenze:
Un'iperglicemia sostenuta nel tempo può causare gravi problemi visivi, cardiocircolatori, neurologici, renali, ecc.

Cosa fare

Esame della glicemia nel sangue: se alta, consultare il proprio medico. Esame delle urine per i corpi chetonici: se positivo, consultare il proprio medico e il diabetologo.

Il fenomeno dell’alba

E' possibile che i diabetici di tipo 1 incorrano nel problema dell’iperglicemia del risveglio. In questo caso occorre praticare qualche glicemia tra le 2 e le 3 del mattino:
se le glicemie in tale momento sono elevate, conviene aumentare la dose dell’insulina intermedia della sera; se le glicemie invece sono normali, l’iperglicemia al risveglio sarà dovuta al cosiddetto fenomeno-alba.
Il fenomeno dell'alba è attribuibile al picco di secrezione degli ormoni controinsularie e all'accresciuto rilascio di zuccheri da parte del fegato a partire dalle 5 di mattina. A esso - nel determinare la iperglicemia mattutina - si può sommare la durata di azione troppo breve dell’insulina intermedia.
Si possono prospettare 3 soluzioni:
1) scegliere un’insulina ad azione più ritardata;
2) posticipare l’iniezione d’insulina intermedia della sera al momento di coricarsi mantenendo l’iniezione di sola "pronta" prima della cena; per applicare tale schema (4 iniezioni al giorno) si può far ricorso ad un sistema tipo stiloiniettore
3) optare per un microinfusore sottocutaneo di insulina. Il microinfusore permette di calibrare l'apporto basale di insulina. In questo modo possiamo scegliere ad esempio di infondere nel sangue 0,8 unità/ora fino alle 5 di mattina e 1 unità/ora dalle 5 alle 8, appunto in concomitanza con il fenomeno dell'alba;



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