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La vera spada di Damocle del diabetico sta nel rischio che la sua patologia possa degenerare nelle "complicanze", spesso legate alla durata e al compenso metabolico.
Complicanze croniche
Se il diabete non viene curato adeguatamente, l’eccesso di zucchero nel sangue (iperglicemia), determina, nel tempo, danni a tutti gli organi.
Le complicanze del diabete interessano tutte le arterie di grosso calibro (cuore, cervello, arti inferiori) e di piccolo calibro (occhio, rene) inoltre colpiscono i nervi (sistema nervoso simpatico e sistema nervoso autonomo).
Ciò comporta un maggiore rischio di complicanze in ogni distretto corporeo:
1. cervello " ictus
2. occhio " retinopatia, cecità
3. cuore " infarto
4. rene " insufficenza renale
5. sistema nervoso " disfunzione erettile, gastroparesi
6. arti inferiori " arteriopatia obliterante.
L’interessamento variamente associato di complicanze a carico dei nervi e delle arterie degli arti inferiori costituiscono un rischio elevato di sviluppo di ulcere a carico dei piedi (PIEDE DIABETICO).
OBIETTIVI METABOLICI
Le complicanze croniche del diabete progrediscono lentamente e si può prevenire o rallentare la comparsa attraverso un controllo ottimale del diabete che significa avere la glicemia il più possibile vicino alla normalità ovvero:
Glicemia a digiuno: compresa fra 80 – 100 mg/dl
Glicemia dopo 2 ore dal pasto: < 140 mg/dl
Si possono comunque evitare le complicanze croniche del diabete mantenendo:
Glicemia a digiuno: 80 – 120 mg/dl
Glicemia dopo 2 ore dal pasto: 120 – 160 mg/dl
HbA1c (emoglobina glicosilata): < a 7%
Oltre al controllo glicemico è necessario controllare e coreggere:
Pressione Arteriosa con l’obiettivo di P.A. <130/85 mmgHg
Colesterolo totale con l’obiettivo di colesterolo < 200 mg/dl
Trigliceridi con l’obiettivo di trigliceridi < a 150 mg/dl
Dieta
Attività fisica